Le altre forme dell’intimità
Cosa c’è di più intimo del sesso per una coppia? Tanto. Il problema è che spesso si arriva a capirlo solo dopo aver perso le inibizioni fra le coperte, trascurando tante altre occasioni. Non si tratta solo di attimi imbarazzanti come farsi sorprendere a sturarsi le narici, ci sono numerose cose da fare col partner più intime del sesso e non sono necessariamente tutte negative. Vediamo meglio alcuni esempi.
- Estetisti: di solito – specialmente i primi mesi in una relazione – a letto si arriva “preparati”, salvo diversi desideri particolari delle due parti, s’intende. Le visite dall’estetista, dal barbiere o i ritocchini tipici della cura estetica personale, significano che prima c’era qualcosa da correggere. Quanti – anche sposati da anni – avrebbero il coraggio di mostrarsi in versione totalmente nature al compagno e prendersi cura dell’altro con depilazioni, rasature, brufoletti e punti neri da rimuovere?
- Onestà culinaria: a volte ci si da un contegno, quando invece si vorrebbe solamente infilare le dita nella nutella, mangiare il gelato direttamente dalla confezione, ideare schifezze gastronomiche eccessivamente caloriche e azzardate da sbranare come i grandi carnivori della savana. Farlo da soli è semplice, ma concedersi questi peccaminosi momenti col partner?
- Comprare i rispettivi indumenti intimi: ammettere all’altro tutta quella miriade di dettagli circa le mutande che si preferiscono è decisamente un’attività intima. E no, fingere di amare le mutandine col pizzo o gli aderentissimi boxer di marca non vale. Ammettere d’amare la mutanda ascellare perché non si insinua fastidiosamente fra le natiche è complicità. Comprarsela a vicenda è intimità pura.
- Confidarsi un grande segreto: possibilmente imbarazzante, o una di quelle idiozie che prima o poi tutti pensiamo ma non ammettiamo per timore dei giudizi. Perché ciò che abbiamo in testa è quanto di più intimo e privato possediamo, nessuno può leggerci la mente (forse).
- Foto imbarazzanti: nell’era dei social, dei filtri fotografici per tutto e delle mille pose davanti allo specchio, mostrare gli scatti usciti male, col doppio mento, l’espressione di un pesce troppo cotto o il profilo da cui si vede il lato peggiore di sé, è qualcosa di profondamente intimo.
- Lasciare aperta la porta del bagno: un rapporto è veramente intimo se nel corso degli anni si perde il riflesso automatico a blindare la porta del bagno. Non importa cosa si andrà a fare lì dentro.
- Affrontare la puzza e lo sporco: a parte il discorso puzzette, che tanto quelle prima o poi scapperanno, è matematico, sporcizia e cattivi odori vengono di solito vergognosamente eliminati o negati rapidamente. Fare le pulizie in due, anche quelle più indigeste, lavarsi per bene a vicenda o pulire la relativa biancheria richiede un’intimità incredibile.
- Piangere: lasciarsi andare al pianto è un’altra attività spesso trascurata, in particolare dai maschietti costretti allo stereotipo dell’elemento forte della coppia. Che sia per un film o un momento realmente triste, quando si è liberi di farlo senza trattenersi si è certi di avere conquistato la più grande delle intimità: mostrare il fianco.
- Curare una malattia: qualsiasi essa sia, la malattia proprio come il punto precedente è un momento intimo di debolezza. C’è chi si rintana a letto, e chi si lascia curare come un bimbo senza remore anche per gli aspetti più imbarazzanti come l’applicazione di supposte, farsi tenere la testa al gabinetto negli episodi di nausea e così via. Non molto tenero, ma profondamente intimo e personale.