Polluzioni notturne? Niente paura!

Quando agli incontri parlo dei vari tipi di orgasmi non manca mai quello legato al sonno e ai sogni. E sono veramente poche le persone che non alzano la mano quando chiedo se
li abbiano mai sperimentati.

Polluzioni notturne: perché capitano?

Una risposta ancora del tutto esaustiva non esiste. C’è chi dice che sia per compensare dei bisogni che mancano quando siamo svegli e che sia il corpo a richiedere gli ormoni liberati durante un orgasmo.
Per l’uomo è una cosa leggermente diversa. I testicoli sono sempre attivi nella produzione di spermatozoi che hanno una vita utile. La quantità e velocità di produzione di spermatozoi, e degli altri composti che compongono lo sperma, è legata alla frequenza dell’eiaculazione. Meno un uomo eiacula, meno velocemente produrrà lo sperma. Il suo corpo si adegua alle sue abitudini. Diversamente, più un uomo eiacula più sarà attivo e, di conseguenza, sentirà maggior bisogno di “scaricare” questi liquidi per evitare un sovraccarico.
Se l’uomo non eiacula volontariamente ci penserà il suo corpo a farlo, se ne sentirà il bisogno, attraverso le polluzioni notturne.
Le polluzioni notturne sono molto più frequenti negli adolescenti, per il rapido aumento di testosterone e la difficoltà a gestirlo e compensarlo.

Al tempo dei greci avevano paragonato le eiaculazioni notturne alle mestruazioni, la fuoriuscita di sangue, come il bisogno al femminile di eliminare questa “energia” in più che si accumula nel corpo. Ovviamente non è proprio così, ma già allora avevano compreso questo bisogno naturale dell’uomo.
Avere orgasmi nel sonno o eiaculare non è quindi una patologia, ma un fenomeno che rientra nella normalità della nostra vita e dei nostri bisogni. La scala dei bisogni di Maslow inserisce il “sesso” nel primo gradino al pari del respirare, mangiare, dormire.

Le eiaculazioni notturne sono un meccanismo attuato dal nostro corpo per salvaguardare il nostro benessere e stato di salute.
il fenomeno delle polluzioni notturne

Masturbarsi fa bene!

Sotto questo punto di vista anche la masturbazione rientra nella normalità. Aiuta a soddisfare un bisogno elementare.
Purtroppo siamo cresciuti in un mondo di tabù dove si pensa tutt’ora che masturbarsi non sia una cosa sana, ma che faccia male o che sia “sporca”.
Alcuni magari la accettano se la persona che si masturba è single, ma la denigrano se la persona ha una vita sessuale di coppia. Come se il partner debba soddisfare tutti i bisogni.
Chi si masturba, o si è masturbato, e ha rapporti sessuali con un partner sa bene che sono due piaceri completamente diversi ed entrambi necessari.

In ambito scientifico ci sono tanti studi in merito alla masturbazione maschile per la cura di diverse patologie come l’eiaculazione precoce e l’impotenza. E tantissimi altri dichiarano che frequenti eiaculazioni riducono l’incidenza del cancro alla prostata.

Quindi nell’uomo avere frequenti atti erettili ed eiaculazioni:

  • riduce l’incidenza del cancro alla prostata;
  • migliora le funzioni erettili;
  • aumenta la consapevolezza e il controllo, si possono prolungare i tempi dell’erezione;
  • i tessuti resteranno ben ossigenati e “vivi”.

Ma pochi o quasi nessuno studio sulla masturbazione femminile, quando questa potrebbe aiutare le donne a conoscere meglio se stesse e ad imparare a raggiungere gli orgasmi così da viverli meglio anche in coppia.
Più il clitoride si “allena” più sarà in grado di rispondere meglio alle successive eccitazioni e stimolazioni:

  •  migliora l’irrorazione, quindi i tessuti erettili si erigeranno più facilmente;
  • migliora la consapevolezza di sè e di cosa piace, così da poterlo comunicare al partner;
  • per le donne l’eccitazione, quindi una maggiore irrorazione di sangue, terrà ben ossigenata e alimentata la vagina. Questo migliorerà la lubrificazione e favorirà il mantenimento di una sana flora vaginale (che ha il compito di proteggere la vagina dalle aggressioni esterne);
  •  masturbarsi con un sex toys dedicato alla penetrazione attiverà maggiormente il pavimento pelvico, “obbligandolo” a contrarsi e rilassarsi. Questa è un’ottima ginnastica, soprattutto per le donne che hanno disfunzioni al perineo.

Inoltre gli orgasmi si possono imparare! Masturbarsi da sole o in compagnia, esplorando le zone erogene e i punti di maggior piacere, stimolandoli anche in maniere diverse, nel tempo può portare la donna a scoprire nuovi tipi di orgasmo.

Per entrambi i sessi, più orgasmi equivalgono “l’appetito vien mangiando!”.

Potrebbero interessarti
Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *