Vi spiego cos’è lo squirting femminile

Anche se ci sono già vari studi scientifici sull’eiaculazione e lo squirting femminile, ci sono articoli e persone che continuano a dire che sia tutto una montatura, che sia urina o che le pornostar fingono spudoratamente.

Squirting e anatomia femminile

Gli studi fanno differenza tra lo squirting o gushing e l’eiaculazione femminile per il tipo di liquido emesso.
Se vi ricordate, avevamo già parlato del famoso Punto G, vi scriverò comunque un piccolo riassunto.
Il punto G, o zona clito-uretro-vaginale, è un punto sensibile in vagina.
È composto da:
– una parte della parete vaginale, quella che guarda verso il monte di Venere, il tessuto può essere diverso da quello intorno, tipo una pagnottella;
– parte delle radici e bulbi del clitoride che con la contrazione dei muscoli perineali entra ancora i profondità;
– spugna uretrale, un tessuto ricco di vasi sanguigni che si gonfia con l’eccitazione e la stimolazione, è un manicotto che avvolge l’uretra e al suo interno contiene le ghiandole uretrali e parauretrali ( note anche come ghiandole di Skene).

Si tratta di una zona, non di un punto microscopico e la capcità di individuarlo non è affatto soggetta a regole matematiche. Di solito, su articoli o riviste specializzate, ma anche online, si legge “a 3 cm dall’entrata” come se tutte le donne avessero le stesse identiche forme.
È un punto che va cercato con calma e in intimità, da sole o in compagnia, cercando di accarezzare e stimolare tutta la parete vaginale che guarda verso l’ombelico, e di soffermarsi quando si sente una sensazione diversa, quasi intensa e che – se mantenuta – può evolversi in piacere o fastidio in base a quanto si è tese o sorprese. Spesso questo punto quando viene stimolato fa venire voglia di andare a urinare, anche se in realtà si ha la vescica piena.

I diversi tipi di orgasmo

Torniamo allo squirting, una sorta di orgasmo insolito o diverso. Si, a me piace considerarlo un orgasmo a sè. Molte donne che lo sperimentano dicono che le sensazioni provate sono diverse rispetto all’orgasmo classico dato da stimolazione clitoridea diretta o indiretta, agli orgasmi per stimolazione vaginale (ci sono tanti punti che danno orgasmi diversi) e agli orgasmi “multipli” intesi come “squirting + orgasmo clitorideo” “squirting+orgasmo vaginale” “squirting + orgasmo anale” e così via. Alcune donne hanno bisogno di avere anche un orgasmo “classico” per eiaculare, altre possono anche non coinvolgere nemmeno le terminazioni nervose della clitoride per squirtare.
La sensazione che le donne spesso sentono è quella di sentire quella parte di vagina gonfiarsi, diventare più sensibile, sentire una sensazione di calore che aumenta e anche una senso di pienezza e – quando si arriva al culmine – il bisogno di lasciarsi andare. Quando il liquido esce, la sensazione di caldo e di umido aumenta, e ci sono molte meno tensioni.
La differenza tra orgasmi “classici” ed eiaculazione è che con i primi si tende a contrarre il perineo (aumenta la stimolazione del clitoride e il contatto con il pene o con il sex toys utilizzato) mentre con lo squirting si deve lasciare andare, ci si deve abbandonare e non trattenere.
squirting

La definizione di squirting

Torniamo alle definizioni di eiaculazione femminile e squirting/gushing.
Secondo gli studi per eiaculazione si intende la fuoriuscita del liquido dall’uretra e dai fori delle ghiandole parauretrali, e si tratta del liquido formatosi nelle ghiandole di Skene. Questo liquido è più viscido, può avere un volume irrisorio che nemmeno lo si percepisce nonostante si siano sentite quelle sensazioni. Ma non è quello che arriva a fare le chiazze sul materasso o gli schizzi noti dai dispositivi audio/visivi per adulti.
Per squirting o gushing (che in inglese significa proprio schizzare) si intende la fuoriuscita di quel liquido composto dall’acqua che si è accumulata in vescica durante la stimolazione. Può essere mescolata al liquido delle ghiandole di Skene come può anche essere mescolata con dell’urina rimasta in vescica o prodotta nel frattempo.
Uno studio ha osservato alcune donne che squirtano facilmente e le ha invitate a fare questo esperimento: dovevano svuotare la vescica prima di iniziare la stimolazione, quindi fare un controllo ecografico e poi masturbarsi per arrivare all’eiaculazione. Appena poco prima del climax, l’ecografia veniva ripetuta ed osservavano che la vescica si era riempita in un tempo troppo breve perché fosse urina.
Quindi si tratta di un liquido che non è urina ma acqua che si mescola agli altri fluidi.
Spesso le donne dicono che ha un odore fruttato, diverso, che sa di fiori.

Quale stimolazione porta allo squirting?

Per arrivare a questo tipo di orgasmo la stimolazione può essere sia interna (punto G) che esterna, sia sul glande del clitoride che all’apertura uretrale dove si va a stimolare indirettamente la spugna uretrale.
Non ci sono mosse magiche, per i movimenti delle dita dovete comprendere quale stimolazione è quella che piace di più e quale è meno stancante da mantenere. Le prime volte può volerci un po’ di tempo. Alcuni amanti – una volta individuato il punto – lo stantuffano con costanza e velocità, usando l’indice e il medio. Se siete sole e con le vostre dita non ci arrivate, potete provare con i sextoys per punto G, che hanno una testa ricurva, perfetta per andare a stimolare la parete vaginale e il punto G.
Se il punto viene stimolato, ma non porta all’orgasmo e allo squirting perché magari si è troppo tese per lasciarsi andare, potrebbe restare un senso di tensione e di fastidio simile ai sintomi che si percepiscono con una cistite. In casi come questi è preferibile andare in bagno e svuotare la vescica e se la sensazione persiste un bel bidet caldo può aiutare, così come può essere d’aiuto anche provare a masturbarsi. Respirare e cercare di rilassarsi, inoltre, può aiutare ad allontanare queste sensazioni di disagio.
Se avete paura di sporcare, si possono piazzare asciugamani, delle stoffe cerate da ricoprire poi con tessuti più confortevoli, si può amoreggiare o masturbarsi su teli sul pavimento, o provare a farlo in bagno. Vi faccio queste precisazioni perchè a volte il timore di sporcare può bloccare, soprattutto le prime volte.

A questo punto non resta che sperimentare, trovare il punto o i punti del piacere e provare!

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