Sesso in acqua: quanto ci piace farlo!

Siamo già nel pieno dell’estate ed una cosa che intriga molto le coppie, consolidate o novelle, è scambiarsi effusioni amorose in acqua: mare, piscine, terme, vasche di vario tipo e doccia; insomma fare sesso in acqua!

Il sesso immersi in acqua può essere piacevole per molti motivi

– si possono assumere posizioni che altrimenti in “terra” sarebbero proibitive, come ad esempio lui in piedi e lei avvinghiata a lui;

– i movimenti possono essere più lenti ed anche cullati dal movimento dell’acqua;

– ci può essere l’elemento trasgressivo legato all’esibizionismo;

– è una variante al classico letto.


Sicuramente più facile e alla portata di tutti, in termini di privacy, sono i rapporti nel proprio bagno, vasca, doccia o piscina privata.
In base alla forma e alle dimensioni dello spazio, ma anche degli amanti, potrà essere più o meno facile amoreggiare in una doccia o in vasca. Il principale rischio che si corre è quello di scivolare quando si tentano acrobazie un po’ azzardate. Per questo basterà prestare attenzione ed avere dei punti di appoggio saldi o assicurarsi di non avere i piedi insaponati.

Per le posizioni da scegliere tutto dipende quindi dagli spazi e dalle relative altezze degli amanti. Più facile sarà praticare il sesso orale mentre ci vorranno doti più atletiche per la penetrazione.

Spesso la classica vasca domestica si presta poco perché ha un’ampiezza molto ridotta che favorisce chi ha una silhouette esile. Meglio dentro le vasche più grandi magari con idromassaggio, permettono più posizioni e libertà dei movimenti e i getti di aria si possono anche usare per stimolare piacevolmente i punti giusti.
Per quanto riguarda il sesso in acqua in ambienti “pubblici”, che possono avere il loro fascino per la trasgressione, della serie “chissà se qualcuno ci vede”, il rischio può risiedere nello stato igienico delle acque. Ci possono essere acque marine (o di lago) non del tutto pulite e anche se facendo un semplice bagno non si rischia un’infezione, avere un rapporto penetrativo in acqua potrebbe aumentare questo rischio.
Una cosa negativa del praticare sesso in acqua è la lubrificazione femminile che tende a diluirsi– e a non lubrificare più – o addirittura a scomparire.

Molte donne lamentano un notevole attrito che rende la penetrazione fastidiosa e talvolta dolorosa.

Con la conseguenza che, anche se la donna può essere eccitata dal momento e dal sapere che altri potrebbero notare ciò che sta accadendo, la vagina tende a chiudersi (perde elasticità e l’accoglienza data dalla eccitazione), oltre che a seccarsi.
Il sesso in piscina può essere molto più facile da praticare rispetto agli altri posti “bagnati”, soprattutto se è una piscina privata o con la possibilità di non avere nessuno nei paraggi. In base all’altezza dell’acqua, la presenza di scalini/scalette, e alla leggerezza che dona l’acqua, si possono assumere anche posizioni che fuori dall’acqua sarebbero a volte impossibili. Se il posto è deserto permette di poter usare in piena libertà anche lubrificanti siliconici e preservativi per un maggior comfort e sicurezza.

Qualche consiglio utile…

Una soluzione a questo inconveniente della secchezza potrebbe essere l’uso di un lubrificante al silicone. Questo però prevede una “progettazione” dell’atto. Potrebbe essere applicato localmente andando in bagno o da qualche effusione più spinta del proprio compagno di giochi quando ancora si è sulla spiaggia. I lubrificanti al silicone sono resistenti all’acqua e permetteranno una più facile penetrazione, inoltre una volta bagnati diventano ancora più setosi.

Particolare diventa anche l’uso di protezioni, sia che servano come barriera anti-malattie che per evitare una gravidanza. Indossare un preservativo in acqua diventa un po’ complicato, tanto in termini di praticità che di “visibilità”.

Se l’amplesso è programmato, perché magari era una fantasia di entrambi, si potrebbe ricorrere all’uso di un condom femminile da inserire prima  e magari lubrificare anch’esso con un po’ di lubrificante siliconico (quelli attuali non danneggiano i preservativi). Il preservativo femminile, se ben inserito, può restare ben saldo e permettere quindi una protezione anche in acqua. Non è certa però la sua efficacia nel proteggere da una gravidanza in caso di eiaculazione subacquea. La presenza dell’acqua può disperdere lo sperma e si sa che basta un solo spermatozoo per una gravidanza. Se l’uomo sta per raggiungere l’orgasmo, potrebbe compiere un coito interrotto ed eiaculare esternamente.

Se per stare più freschi occorre fare anche il sesso in acqua, fatelo!

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