Preservativo sì o no? Quesito referendario a Hollywood

Se in Italia per un referendum ci vogliono mesi, a volte anni, e svariati passaggi in Parlamento a suon di emendamenti e contro emendamenti anche quando si tratta di temi serissimi come le centrali nucleari o la pubblicità dell’acqua, in U.S.A. non è lo stesso, o almeno non dappertutto.

losangeles

In California, la patria di Hollywood, infatti, i cittadini saranno chiamati alle urne per rispondere a un quesito che può far sorridere: il preservativo per gli attori porno sì o no? Sì, la domanda è esattamente questa.

Vero è che lo stato in questione è sempre stato un po’ sui generis, ma – a guardar bene – la questione non è totalmente priva di una rilevanza tale da far partire il processo democratico del referendum.

L’importanza del referendum

La vicenda, infatti, svela un problema sanitario molto serio, quello della profilassi che troppo spesso nei film hard viene facilmente soprasseduta.

Se i cittadini californiani voteranno a favore, la pena sarà non semplicemente una multa ma, addirittura, la mancata autorizzazione a iniziare o continuare le riprese o, se il film è già pronto, la mancata autorizzazione alla commercializzazione della pellicola. Una pena molto pesante se parliamo di un Paese che praticamente vive sull’industria cinematografica – anche su quella del porno!

L’obiettivo

L’obiettivo che si vuole raggiungere è certamente quello di fare in modo che anche la macchina del porno prenda a cuore la questione della profilassi che certo non gli è estranea, anzi!
Le aziende cinematografiche continuano a rispondere che in un film porno non ci sono i tempi tecnici per far sì che i personaggi pensino alla prevenzione delle malattie sessualmente trasmissibili e che, inoltre, il preservativo toglierebbe appeal alle pellicole. Ciò che in questo caso sfuggirebbe agli addetti ai lavori è che, probabilmente, in tal modo si genera sempre maggiore disinformazione e – peggio ancora – si fanno incorrere in gravi rischi gli attori, alcuni dei quali hanno già contratto l’hiv proprio a causa della professione esercitata.

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