La PSAS (Persistent Sexual Arousal Syndrome) è un acronimo usato per indicare un fenomeno complesso e molto raro che riguarda esclusivamente le donne, cioè la sindrome da eccitamento sessuale permanente. Si tratta di una condizione che comporta numerosi problemi e inconvenienti dal punto di vista dei rapporti interpersonali e della qualità della vita. Occorre distinguere la PSAS dalla sindrome da ipersessualità femminile, perché i sintomi e le cause sono differenti. Nel caso della sindrome da eccitamento sessuale permanente la donna, proprio come si deduce dal nome, è affetta da una persistente eccitazione genitale che provoca situazioni disturbanti e invadenti. Infatti l’eccitazione è autonoma e non collegata al desiderio sessuale oppure a stimoli esterni (uditivi, tattili e visivi o interni generati dall’immaginazione). Le donne che ne sono affette possono avere anche 200 orgasmi al giorno, che sono percepiti come sgradevoli, intrusivi e non risolutivi e non appaganti.
La PSAS è caratterizzata da spontanee pulsazioni, congestioni e lubrificazioni vaginali che si verificano senza che la donna provi interesse sessuale o desiderio e che non si attenua neppure dopo l’orgasmo. Infatti, lo stato di eccitazione può durare per ore o giorni consecutivi. Possono bastare anche stimoli neutri oppure vibrazioni minime (come quelle provenienti da un asciugacapelli e dai mezzi di trasporto) a scatenare forti sensazioni genitali con o senza orgasmo. Di conseguenza la donna deve ricorrere alla masturbazione, anche se ciò non attenua lo stato di eccitazione. Il risultato è una sensazione persistente di irritabilità, nervosismo, stress, imbarazzo e disagio sia nella vita quotidiana e di coppia che in quella lavorativa.
Uno dei problemi maggiori per diagnosticare e affrontare dal punto di vista medico questo disturbo consiste nel superare l’atteggiamento punitivo e di imbarazzo che spesso impedisce alle pazienti di rivolgersi a un ginecologo.
Tuttavia una diagnosi clinica è fondamentale per ridurre il livello di ansia nella paziente, evitare che si senta inadeguata, verificare le possibili cause scatenanti della PSAS e intraprendere una possibile strategia terapeutica. Infatti a volte è presente una correlazione tra l’insorgere del fenomeno e l’uso pregresso o in itinere di farmaci antidepressivi. In altri casi la sindrome può essere legata a un’infezione o a un’infiammazione dell’area pelvica che provoca stimoli continui nella zona clitoridea oppure a un disagio dal punto di vista emotivo. Per alleviare i sintomi della PSAS si possono anche adottare soluzioni a breve termine, come farmaci per l’epolessia, anestetici o elettrostimolatori, ma è fondamentale procedere sotto controllo medico.
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