Secondo il DSM V, i problemi di erezione rientrano nelle disfunzioni sessuali e sono caratterizzati dal fatto che l’individuo in tutti o quasi tutti i rapporti sessuali presenta una marcata:
Per parlare di disturbo erettile, cioè di una vera e propria malattia sessuale, è necessario che la problematica duri da almeno 6 mesi e che causi nell’individuo un disagio soggettivo significativo (per es., senso di colpa, vergogna, intensa frustrazione sessuale, solitudine) o una compromissione del suo funzionamento di coppia.
Il disturbo può essere:
Molti uomini con questo disturbo possono avere una bassa autostima, poca fiducia in se stessi e una riduzione del senso di mascolinità e possono provare sentimenti depressivi. Possono verificarsi paura e/o volontà di evitare incontri sessuali futuri. Solitamente il partner ha una diminuzione del desiderio e dell’appagamento sessuale.
Devono essere considerati i seguenti 5 fattori che possono essere importanti per la comprensione delle cause e del trattamento di un problema di erezione:
Un’insufficienza erettile al primo approccio sessuale può essere correlata al rapporto sessuale con un partner sconosciuto, all’uso di droghe o alcol, al non voler aver un rapporto sessuale o al condizionamento del gruppo. La maggior parte di questi problemi si risolve spontaneamente, ma alcuni uomini possono continuare ad avere problemi episodici.
In generale i problemi di erezione giovanili acquisiti e situazionali con esordio acuto dopo un evento di vita stressante, sono più spesso dovuti a eventi psicologici.
Il disturbo erettile acquisito, se associato a fattori biologici quali diabete e malattie cardiovascolari, è probabile che diventi persistente per la maggior parte degli uomini.
Le cause della forma permanente non sono ben conosciute, anche se esiste un’associazione con fattori psicologici autolimitanti che possono rispondere a interventi psicologici che trattino i fattori di vulnerabilità individuale.
L’incidenza aumenta con l’età e il disagio associato al disturbo è minore negli uomini anziani che in quelli più giovani.
Fattori temperamentali. Tratti di personalità nevrotica e di personalità sottomessa, possono essere associati al disturbo. L’alessitimia (cioè il deficit nell’elaborazione cognitiva delle emozioni) è comune negli uomini con disfunzione erettile “psicogena”. Problemi di erezione sono presenti in soggetti con depressione e disturbo da stress post-traumatico.
Altri fattori di rischio per la forma acquisita comprendono l’età, il tabagismo, la mancanza di esercizio fisico, il diabete e la riduzione del desiderio sessuale.
È possibile differenziare i problemi di origine organica da quelli psicogeni, partendo dal presupposto che adeguate erezioni durante il sonno REM indicano un’eziologia psicologica del problema. Bisogna inoltre:
Il disturbo erettile può interferire con la fertilità e causare disagio individuale e interpersonale. La paura e/o l’evitamento possono interferire con la capacità di sviluppare relazioni intime.
È necessario distinguerla da:
Questo disturbo può essere associato ad altre disfunzioni sessuali, come l’eiaculazione precoce e il disturbo del desiderio sessuale ipoattivo maschile, i disturbi d’ansia e depressivi, l’ipertrofia prostatica, la dislipidemia, la malattie cardiovascolari, ipogonadismo, sclerosi multipla, diabete mellito e altre malattie che interferiscono con le funzioni vascolare, neurologica o endocrina necessarie per una normale funzione erettile.
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